Il caffè più salutare? Quello filtrato
27 apr 2020
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Aumenta l’energia, stimola le funzioni cerebrali, velocizza il metabolismo. Sappiamo che il caffè, in quantità moderate, ha effetti benefici sul nostro organismo. Ma esistono diversi modi per prepararlo: quale è il più sano? Una ricerca ha messo a confronto i metodi di preparazione del caffè e gli effetti sulla salute: dopo avere monitorato le condizioni mediche e le abitudini di consumo di oltre mezzo milione di persone fra i 20 e i 79 anni, per un ventennio, il team di ricerca ha scoperto che il caffè filtrato o all’americana (preparato versando acqua calda sul caffè macinato e raccogliendo in un estrattore il liquido che ne deriva con l'aiuto di un filtro) è più benefico. Secondo gli scienziati, sembra aiutare a prevenire le malattie e la morte precoce, e potrebbe persino aumentare la longevità. Non solo: bere un caffè filtrato è più salutare che farne a meno. 

«Il nostro studio fornisce prove valide e convincenti di una relazione tra metodi di preparazione del caffè, salute del cuore e longevità», ha spiegato Dag Thelle, coautore dello studio (che è stato pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology) e ricercatore dell'Università di Göteborg, in Svezia.

Al contrario, il caffè non filtrato è quello che fa meno bene, secondo questa analisi (purtroppo, a questa categoria appartengono alcune delle preparazioni più apprezzate, come l’espresso e il cappuccino). Questo accade perché il caffè non filtrato contiene sostanze che aumentano il colesterolo LDL, quello «cattivo»: una singola tazza contiene circa 30 volte la concentrazione di queste sostanze rispetto alla stessa quantità di caffè filtrato, secondo lo studio. «L'uso di un filtro le rimuove e previene gli attacchi di cuore e la morte prematura».

Esaminando le abitudini di consumo di caffè delle persone che hanno partecipato allo studio, i ricercatori hanno tenuto conto anche di altri fattori, come fumo, peso, attività fisica, istruzione, pressione sanguigna e colesterolo (che influenzano la salute del cuore). Il 51% dei partecipanti preferiva il caffè filtrato mentre il 20% l’espresso. Il 9% beveva entrambi e il 12% nessuno dei due. Quando lo studio è stato concluso, i ricercatori hanno accertato che, nel complesso, bere caffè non era un'abitudine pericolosa. In particolare, il chi consumava caffè filtrato aveva un rischio di morte ridotto del 15% - per qualsiasi causa - rispetto alle persone che non bevevano affatto caffè. Sebbene questo studio non possa dimostrare che il consumo di caffè abbia favorito la salute dei partecipanti, gli autori teorizzano che questi effetti positivi potrebbero derivare dal fatto che il caffè è ricco di antiossidanti, inclusi i polifenoli. La mortalità più bassa era tra le persone che bevevano da una a quattro tazze di caffè filtrato al giorno.

«Chi sa di avere livelli elevati di colesterolo e vuole migliorare la situazione, stia alla larga dal caffè non filtrato, incluso quello che si prepara con la caffettiera», ha concluso professor Thelle. «Tutti gli altri, si godano pure la loro tazzina in pace».